Non Chiudere La Po-oooh fa niente! [C.U.M. II]

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-Ermetica-
view post Posted on 10/1/2011, 15:47




Lista 3: 4) Jon Walker / 12) Frank Iero
Titolo: Non chiudere la po-ooh fa niente!
Autore: io
Personaggi: Jon walker (4)/ (12) Frank Iero
Rating: G
Conteggio Parole: 1624
Disclaimer: bugie bugie solo bugie!
Riassunto: Frank rise divertito. In fondo quel ragazzo era come lui, addirittura più tranquillo e con una barba dannatamente sexy

Non Chiudere la po-oooh fa niente!

Nella cameretetta di una ragazzina, poster di due band internazionali riempivano i bianchi muri. Ogni giorno quando tornava a casa da scuola, dopo aver lasciato lo zaino sul letto, si precipitava a salutarli, nominando uno ad uno i membri delle rispettive band.”Ryan, Oh ciao Jon” diceva “e ora passiamo voi….ciao Frank!”
Quello che però pochi sapevano,(anzi forse nessuno) è che questo accadeva anche nella camera da letto del sopracitato Frank. E il caso(o semplicemente la sua testolina malata) volle che l’oggetto di tanta adorazione-non ché di perversi desideri sessuali- fosse lo stesso Jon nominato, anche, dalla ragazzina.
Ogni volta che tornava a casa dopo essere uscito, si dirigeva nella sua stanza e salutava quella miriade di foto e poster che infestava i muri. Poster di Jon…Jon Walker per l’esattezza. “Ehi macho” lo appellava facendo l’occhiolino. Si stendeva sul letto, sospirava e lo ammirava per un po’ prima di cominciare a raccontargli cosa avesse fatto uscendo.
“Sai sono sicuro che un giorno ci incontreremo e ti parlerò,promesso”
Sia chiaro, Frank ne aveva avute di occasioni per incontrarlo o parlarci, anche senza l’aiuto di certi stupidi e incomprensibili social network( anche se, alla fine si era ridotto a quello pur di sapere cosa facesse o dove si trovasse). Insomma, lui era Frank Iero, chitarrista dei My chemical Romance porca vacca! Eppure ogni santissima volta che lo vedeva -anche da lontano- un’ansia lo assaliva e cambiava immediatamente direzione; peggio di Bob davanti a una telecamera. Era assurdo che un semplice ragazzetto- per giunta più piccolo di lui- lo mandasse tanto in paranoia. Doveva affrontarlo per la miseria! Per questo si era messo in testa che, anche con l’aiuto dello spirito natalizio, l’avrebbe conquistato!!. Ehi, a proposito di Bob….

“Scordatelo!”
“EDDAI!!”
“No!”
“Ma perché??”
“Ci sono stato l’anno scorso e mi sono ripromesso di non metterci mai più piede…specialmente in questo periodo”
“Cosa nascondi Bob Bryar? Cosa hai combinato??” chiese Frank al batterista con un gesto molto eloquente delle sopracciglia.
“Io? Proprio un bel niente. Erano gli altri a spaventarmi. Ho visto cose che non puoi nemmeno immaginare perché vanno, non oltre, ma aldilà di ogni immaginazione.”
“Okok Roy Batty, ma ti costerebbe tanto accompagnarmi, stare un po’ con me, spronarmi e poi, quando io sarò avviato, andartene?”
“Sì, perché non lo chiedi a Mikey? Non stava con Pete?”
“Appunto perché aveva una mezza relazione con lui che poi è finita malissimo, che non glielo chiedo. Eddai Bob non farti pregare. E poi scusa, non credi che Patrick potrebbe offendersi se non vai?”
“ Capirà”
“Che orso che sei!!” il biondo ridacchiò.
“ Non ti disturbo per una settimana”. Bob intanto si era alzato per buttare la lattina di red bull finita
“ due? Un mese?”
“facciamo tre”
“Andata” sorrise Frank porgendo la mano che Bob strinse con vigore
“ma per tre mesi non devi rompermi i coglioni, né qualsiasi altro mio osso e soprattutto non devi toccare la mia batteria”
Frank trattenne un attimo il respiro pensando a ciò che aveva appena accettato ma poi pensò a Jon e, cavoli, poteva sopportare tutto!
“Va bene mio Bob!!Graziegraziegraziegrazie” gli saltò addosso abbracciandolo. Poi si staccò, corse via e Bob tirò un sospiro di sollievo.

Arrivò la sera della festa di Pete- sì, perché era lì l’unico posto in cui potevi incontrare chiunque, strafatto e non, di qualunque cosa- e Bob, già dal vialetto, si stava pentendo di aver accettato. Che serataccia che gli aspettava. Frank al contrario era tutto elettrizzato di incontrare il suo sogno, infatti ci vollero almeno 3 minuti prima che riuscisse a centrare il campanello della porta. Alla fine fu Joe ad aprirgli avendoli visti dalla finestra.
“Buonasera ragazzi! Benvenuti dove ogni peccato è lecito.”
“Ciao Joe, buone feste anche a te” rispose Bob apatico.
Fecero giusto in tempo a togliersi i cappotti che un disordinato “trenino” umano travolgesse Bob trasportandolo chissà dove.
Frank si strinse nelle spalle “ è grande e vaccinato, se la caverà” pensò dirigendosi al tavolo delle bevande, mentre salutava distrattamente.
Bene, la sua serata iniziava subito in quanto l’oggetto dei suoi desideri era proprio al tavolo delle bevande a sorseggiare tranquillamente un cocktail. Frank si immobilizzò circa 3 metri prima, soffermandosi a guardarlo e ammirarlo dal vivo, invidiando come un matto quella gocciolina che era fuoriuscita dal bicchiere e che adesso si stava divertendo a scivolare lungo la sua mandibola e poi sul collo. Piccola spocchiosa…si stava davvero arrabbiando con una gocciolina ?Oh l’aveva notato, bè di certo non passava inosservato l’unico fermo in mezzo a tanta baraonda. O forse l’aveva notato perché lo stava fissando come un cane affamato guarda un pezzo di carne? Dubbio.
Comunque, Frank, si avvicinò al ragazzo salutandolo.
“Ciao, non credo che ci abbiano mai presentato adeguatamente. Io sono Jon”
“Frank” sorrise stringendo la mano
“Lo so” rispose Jon bevendo un sorso.” Mi segui anche su twitter”
“oh, bè…beccato” rispose Frank mettendosi qualcosa da bere.
“Non pensavo che saresti venuto, non so, non ti facevo da “feste da Pete”
“ Mi ha invitato Bob. Mi ha pregato di accompagnarlo perché, non poteva deludere Patrick”
“ah certo”
“e tu? Sei stato costretto o sei venuto di tua spontanea volontà?”
“in poche parole, sì sono stato costretto, non tanto da Pete che mi avrebbe messo il muso per un anno intero ma da Brendon, il mio cantante” spiegò cercando di ritrovarlo con lo sguardo ma(ovviamente) senza successo ”blaterava qualcosa riguardante l’essere una famiglia, la band unita e che ci dovessimo sostenere a vicenda…cose così. Conoscendolo avrebbe continuato per ore se non fossi venuto”
Frank rise divertito. In fondo quel ragazzo era come lui, addirittura più tranquillo e con una barba dannatamente sexy. Parlarono per qualche altro minutino prima che:
“ Jwalk dobbiamo parlare. ORA”lo trascinò via un ragazzino magrolino che provò a prenderlo per un braccio e a portarlo via, ma alla fine fu Jon che decise di seguirlo.
“Scusa, problemi di band. Ci vediamo in giro”
Fece prima a dirgli ok con la mano piuttosto che qualsiasi altra frase con la voce. Così Frank girò un po’ per la casa e, scavalcando prima una massa di arti aggrovigliati sul pavimento, poi qualcuno già tramortito a terra ritrovò Bob. Era seduto in cerchio con altre persone che non conosceva tranne due o tre e Andy.
“Bob che fai?” chiese appoggiandosi sulle ginocchia
“gioco al gioco della bottiglia versione strip”
“sei ubriaco?”
“ naaah, anche se non so cosa ci fosse dentro il bicchiere che mi ha dato Andy” gli altri ridacchiarono come ebeti
“è a metà tra il gioco della bottiglia e lo strip”
“ si a questo ci ero arrivato”
“io sto vincendo…sono riuscito a perdere solo la felpa” sorrise compiaciuto Bob
“buon per te amico”
“vuoi giocare?”
“uhm magari dopo” e si allontanò cauto mentre i dementi in quel cerchio continuavano a ridacchiare.
“chissà dove è finito Jon” pensò guardandosi intorno e chiedendo qua e là ma senza ricevere vere risposte.
Così l’impavido Frank salì al piano di sopra, conscio che quello che avrebbe visto lo avrebbe segnato a vita. Dopo aver accettato le parole poco gentili su sua madre e aver evitato per miracolo il rigetto di uno che correva per il corridoio, Frank finalmente trovò Jon.
“Jon, come mai qui?”
“Ossignoregrazie!”
“cosa?”
“NOOOOOO”
“Aaaaaah cosa??” urlò il chitarrista indietreggiando
“hai chiuso la porta!” esclamò Jon buttandosi a peso morto sul letto
“ sì e adesso la riap-“ niente
“aspetta” mise entrambi le mani sul pomello cercando di tirare con più forza possibile, ma niente. Allora provò a fare forza mettendo un piede sulla parete e tirando verso l’interno ma, come prima, niente.
“ok non la riapro, scusa non lo sapevo. Chiamiamo qualcuno”
“non c’è campo qui”
“oh” e si andò a sedere sul bordo del letto.
“allora siamo fregati”
“già” Jon si alzò e gli si sedette accanto.
Passarono minuti interminabili in cui, entrambi con la testa bassa, guardarono le proprie mani come se non ce le avessero mai avute.
“allora…” iniziò Jon
“allora…” fece eco Frank
“hai visto quante foto appese?”
“sì, Hemingway è davvero un cane eccezionale”
“già”
Frank si sentiva stupido, anzi ERA stupido, nemmeno al liceo si era comportato in quel modo con una ragazza. Alzò lo sguardo alla ricerca di un altro appiglio per una conversazione
“quante decorazioni”
“ si a Pete piace molto il vischio”
“ho notato, questa stanza ne è contornata! Insomma non c’è un angolo libero”
L’altro rise” è vero”
“sai mi hanno detto che se non si rispetta la profezia del vischio la sfortuna ci perseguiterà per tutto l’anno”
“io non voglio essere sfortunato” affermò Jon guardandolo negli occhi
“nemmeno io”
“bene” Frank sperò che almeno la leggenda del vischio la sapesse perché, dai, spiegargliela sarebbe stato davvero imbarazzante.
“però qui non siamo sotto il vischio, cioè, non è così preciso come dice la leggenda, no?”
“si hai ragione….Ci spostiamo lì?” propose Frank indicando la testata del letto dove troneggiava una grande e rigogliosa pianta di vischio.
Si sistemarono per bene arrivando esattamente sotto il vischio.
Frank chiuse gli occhi ,avvicinò il suo viso e, prima ancor di poter pensare frasi come “ oddio lo sto per baciare, oddio il mio cuore batte a mille etc” le sue labbra erano già incollate a quelle di Jon.
Non era stato magico, favoloso, stupendo, anzi, era stato troppo veloce. E questo lo pensò anche il più piccolo. Così prima che si allontanasse troppo, Jon prese Frank per un braccio e se lo tirò sopra. Il bassista trovò che baciare il piercing freddo di Frank era qualcosa di eccitante e baciarlo e basta era puro sesso. Chissà come doveva essere magnifico e appagante farlo con Frank.
Jon cominciò a fantasticare, ma non dovette aspettare molto prima che quelle fantasie si realizzassero.



The end
 
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Blaise_sl
view post Posted on 10/1/2011, 23:13




Ma che adorabile amore di fic *-*
Le feste da Pete sono un bordello, e questo lo sappiamo tutti (?); Bob è un povero cristo circondato da persone dementi (tipo Frank); JWalk è adorabile e Frank una fangirl.
Cioè, ci si spostano apposta, sotto al vischio! *lolla*
Complimenti, cara! <3
 
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-Ermetica-
view post Posted on 15/1/2011, 19:59




Finalmente riesco a rispondere!
Grazie mille per i complimenti *.*. Si Bob è un santo( e mio amante però shhh) e Frank...bè Frank è Frank senza aggiungere altro. xD
Grazie ancora! ;)
 
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2 replies since 10/1/2011, 15:47   103 views
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