You're lucky, Alex Greenwald/Ryan Ross, PG

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Shee
view post Posted on 28/1/2010, 22:27




Titolo: You're lucky
Personaggi: Alex Greenwald (Phantom Planet) / Ryan Ross (PatD/TYV) [nel caso voleste sapere perchè li accoppio qui c'è una lunga spiegazione <3]
Rating: PG
Disclaimer: non li conosco, sono tutte bugie e non ci guadagno nulla <3
Word-count: 681
Note: One-shot molto corta xD Fluff a livelli dannosi. E... uhm. Prima fanfiction su di loro, credo *-*
Cioè, io ne ho scritte altre, ma questa è la prima che posto perchè è la meno rimuginante. Io non sono brava rimuginare. e... vabbè, sto blaterando D:
(Il coso di carta di cui parlo qui sotto... ce l'ha un nome? °_° Spero che si capisca a cosa mi riferisco °_°)




Alex salta sul suo letto rimbalzando un po’, il sorriso largo e vagamente soddisfatto sul suo viso è uno dei più teneri che Ryan abbia mai visto. Ma quasi tutte le espressioni che Alex gli rivolge da quando hanno iniziato a conoscersi meglio, lo fanno praticamente squittire dalla tenerezza. Il fatto è che Ryan non riesce ancora a capacitarsi dell’esistenza di un Alex da coccole.
Gli sorride, e Alex risponde allungando le mani per mostrargli ciò che ha in mano. Carta spiegazzata in modo bizzarro, ma metodico. Sembra quasi un origami dei più semplici, e Ryan non può far altro che aggrottare le sopracciglia perplesso.
“Oh, andiamo, Ross,” commenta Alex guardandolo in faccia con un vago cipiglio, “non puoi non sapere che cos’è!”
Ryan scuote la testa, e l’altro sospira frustrato. Il suo piano è rimandato di qualche minuto.
“E’ un giochino sciocco che andava di moda quando ero un ragazzino. E va di moda per tutti i ragazzini di tutte le generazioni, quindi non cominciare neanche, a darmi del vecchio.” Lo anticipa, ammonendolo ancora prima che possa replicare, ed entrambi soffocano un sorriso.
Alex indica l’interno di quello che Ryan definisce mentalmente ‘rombo mal riuscito con le ali’, “Qui sotto,” dice sfiorando i triangolini maldestramente colorati all’interno, “ci sono delle… predizioni, o delle rivelazioni, tipo. Tu ne sceglierai una a caso, senza sapere cos‘è, ovviamente, e io ti dirò cosa dice. E sarà vero.”
L’altro si imbroncia leggermente, tentando di inclinare la testa rimanendo disteso su un lato per mostrare tutta la sua perplessità, “Come fai a sapere che sono vere? Se sono sicuramente tutte vere allora non c’è bisogno di scegliere, perché sono vere tutte. No?”
Alex gli rivolge un’occhiataccia, prima di rispondere, “Sarà vera quella che scegli. E lo so per certo. E poi è solo un gioco, gioca e non rompere.”
“Ma è una stupidaggine,” commenta, ancora dubbioso, ma Alex scuote la testa e rotea gli occhi, scocciato.
Tu sei una stupidaggine. Dai, dimmi un numero.”
“Quattro milioni settecentomila ottocento ventisei”
“…Facciamo da uno a dieci.”
“Oh. Uhm.”
“Su, da uno a dieci dovrebbe essere ancora più facile da pensare,” sbuffa Alex, ridacchiando all’espressione concentrata del più piccolo. Ryan si lascia sfuggire una risatina, rovinando l’effetto, ma guadagnandosi un bacio che Alex non riesce a non dargli. Adora quando Ryan ride, anche se non ha intenzione di dirglielo. Conoscendolo tenterebbe sicuramente di ridere di più, e sarebbe davvero brutto se tentasse di fingere per farlo contento. E’ per questo che Alex sta facendo quel che sta facendo, a dire il vero. Per fargli capire che va bene così. Più che bene, effettivamente.
“Okay, allora facciamo quattro.”
Alex apre e chiude l’aggeggio quattro volte, e quando si ferma solo quattro facce colorate sono visibili sull’interno del rombo aperto. Lo gira verso Ryan, chiedendogli di sceglierne una, prima di girarsi in modo da impedirgli di sbirciare le altre risposte oltre quella che ha scelto.
“Sei fortunato,” sussurra allora, nascondendo per metà un sorriso nervoso dietro il foglio spiegazzato, “Dice che ‘Ti amo’.”
Il sorriso diventa subito divertito all’espressione sbigottita di Ryan. Apre la bocca e la richiude un paio di volte, prima di scattare in avanti e toglierli il foglio dalle mani con un gesto improvviso e la sopracciglia aggrottate. Tenendo Alex lontano con i piedi, nonostante la fiera resistenza del ragazzo, riesce ad aprirlo e lisciare la carta abbastanza da leggere le altre risposte.
Sono tutte uguali. Ti amo.
Quelle parole mica le aveva mai sentite prima, lui. Non seriamente (non che questo sia propriamente seria, come dichiarazione, ma in un certo modo lo è più di qualsiasi altra). E soprattutto non le aveva mai sentite e ricambiate, anche se senza rispondere davvero.
Alex lo vede arrossire ed impappinarsi ancora un alcune volte, prima di riuscire a spiccicare parola, e anche allora non dice quello che dovrebbe, o avrebbe voluto dire.
Fortuna vuole che Alex lo capisca comunque. Come sempre.
“Hai… hai barato,” borbotta Ryan alla fine, strisciando sulle lenzuola sfatte per avvicinarsi ad Alex.
“Non potevo affidarmi alla tua fortuna, non avresti beccato quella giusta neanche se fossero state tutte giuste tranne una. Sono stato costretto a barare. E’ colpa tua.”
Ryan ride, poi lo bacia.
“Certo. Come sempre.”

 
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Annabelle;
view post Posted on 24/8/2011, 10:51




Una rosswald, in italiano, scritta bene e senza cose strane e io ancora non l'avevo letta. Perchè mi chiedo io ç_ç
Comunque con questa storia ti sei conquistata il mio amore eterno, sono uno dei miei otp perchè son stupendi dai ç_ç
l'ho amata, credo si la mia rosswald preferrita di tutti i tempi *O* e dovresti postare anche le altre *sisi*
no, davvero questa storia è amore puro*_*
*si dilegua prima che la fangirl che è in lei impazzisca del tutto*
 
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1 replies since 28/1/2010, 22:27   103 views
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