Mistletoe, [C.U.M.] Spencer Smith/Patrick Stump, PG, oneshot

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view post Posted on 5/1/2010, 12:10




Titolo: Mistletoe
Autore: Twy
Disclaimer: Bugie! Sporche bugie!
Raiting: PG/PG13
Pairing(s)/Personaggi: Patrick Stump, Spencer Smith, Joncer e un po' tutta la mandria di folli.
Avvertimenti: One shot
Sommario: Quindi, tutto procedeva normalmente, Andy stava distruggendo Brendon nel videogioco al quale lui fingeva di non prestare troppa attenzione, Pete mostrava a tutto il mondo l'ultima maglietta che aveva stampato nel proprio bagno e che aveva sopra un albero di natale, sdraiandosi con nonchalance su Ryan nel mentre, e Spencer era accoccolato su un angolo del divano a riflettere sul dramma tragico della propria esistenza.
Note: Follia, titoli intelligenti, femminilità dilagante e, beh, vischio?

Il natale era nell'aria.
Non erano tanto le temperature abbassatesi - anche perché, fra i vari tour, Spencer aveva subito così tanti sbalzi climatici da chiedersi come fosse possibile che non si fosse mai beccato una polmonite sul serio - o l'imminente incombenza dei regali a mettere ansia un po' a tutti. Il natale era nell'aria nella neve che era caduta quella notte, appena per il tempo di imbiancare i tetti e far lanciare gridolini a Brendon, o forse erano i maglioni caldi di Jon che gli facevano sentire l'atmosfera natalizia quasi più dei coretti sconclusionati di Bden.
Se non che, Jon era il suo dannatissimo problema, al momento.
Si impegnò nello stringersi ancora di più nel suo broncio e avrebbe voluto una coperta da coordinare al tempo - fuori si gelava, per forza aveva smesso di nevicare - ma il riscaldamento di casa di Pete era sempre impostato sulla modalità hawaiiana ed erano tutti in t-shirt. Quando la convergenza di tour e vacanze natalizie aveva portato i Panic a stanziare in zona, era ovvio che si sarebbero ritrovati a passare la metà del tempo tutti a casa sua, come al solito. Anche perché ad ogni piccolo suggerimento riguardo all''uscire', gli occhi di Pete si accendevano e lui prendeva sottobraccio Ryan, iniziando a parlare di questo nuovo locale che devo assolutamente farti vedere, e poi c'è questo nuovo cocktail, deve essere buono, dovremmo provarlo e ubriacarci insieme, non trovi Ryro? e allora tutti convenivano che era meglio restare in casa. Bastava chiudere a chiave l'armadietto con i superalcolici, di cui Patrick era l'unico ad avere la chiave da ancora prima che Pete ci andasse ad abitare, lì, probabilmente.
Quindi, tutto procedeva normalmente, Andy stava distruggendo Brendon nel videogioco al quale lui fingeva di non prestare troppa attenzione, Pete mostrava a tutto il mondo l'ultima maglietta che aveva stampato nel proprio bagno e che aveva sopra un albero di natale, sdraiandosi con nonchalance su Ryan nel mentre, e Spencer era accoccolato su un angolo del divano a riflettere sul dramma tragico della propria esistenza.
Patrick sospirò. Un giorno sarebbero finiti tutti quanti in una casa di cura, se lo sentiva.
Ma Spencer era suo amico - e non era proprio come se l'ennesima morte di Brendon o la maglietta di un colore improponibile fossero più interessanti dei suoi drammi, comunque - e così si sedette accanto a lui spostando con molta delicatezza Joe e ignorando le sue imprecazioni, e intercettò il suo sguardo vagante fra le fiamme nel camino da almeno un quarto d'ora.
"Ehy.", pronunciò incolore, mostrando di avere ancora la vista, anche se non inquadrava.
"...Ehy. Che succede?"
Spencer fece un lieve movimento come di stringersi nelle spalle, lasciandosi ricadere poi sul divano in un modo che doveva apparire più affranto di quanto lui non volesse sembrare. "Niente."
"Spence."
Spencer recepì lo sguardo critico dell'altro e fece un mezzo sorriso.
"Niente d'importante, davvero. O almeno, così pare.", fece una smorfia e si rese conto che ora doveva continuare per forza.
"Vuoi della vodka? Ti aiuterebbe?"
Lo guardò con aria perplessa, poi rise brevemente. "Tu stai troppo tempo con Pete."
"Non sai quanto è vero." sospirò Patrick, abbandonandosi sullo schienale del divano con Spence.
"Ma non cambiare discorso. Se non sei a proteggere la virtù di Ryan, deve essere successo qualcosa."
Gli occhi di Spencer vagarono sull'altro divano, dove Pete stava passando con molta tranquillità un braccio intorno alle spalle di Ryan e se lo stringeva addosso, mente l'espressione di questi vagava dall'oddiooddiooddio al muto arrossire generico.
"Non ci dovresti essere tu, a legare Pete o qualcosa del genere?"
Patrick seguì lo sguardo di Spence fino agli altri, dove Pete, al di sopra di un Ryan che tentava di sgusciare via, gli sorrise.
"...Scusa, domanda retorica.", sospirò Spencer, acuendo il broncio.
"Oh, è un dramma d'amore, allora."
"Cosa ti dice che ci sia un dramma?"
"Non so se è più eloquente la tua espressione o il fatto che Jon sia rintanato in cucina da tre quarti d'ora, Spence. Andiamo. Che è successo?"
Spencer sbuffò. "Ieri sera è uscito con i The Academy... Sai, come rimpatriata, ectera? A quanto pare, di quelle che coinvolgono litri di alcool."
Patrick fece una smorfia. I The Academy sommati all'alcool non erano mai una cosa che prometteva bene per la stabilità delle coppie.
"...Credevo davvero che William avesse iniziato a reggere gli alcolici, dopo tutte le cazzate che ha combinato.", mugugnò Spencer.
"E' come penso?"
L'altro annuì vagamente. "E l'ho scoperto con un video nella casella e-mail di Brendon."
"Di Brendon?"
Spencer fece un gesto vago con la mano. "E' d'uso comune, è lì che arrivano i porno e poi la password è ryanlover<3, non è che sia particolarmente privata."
Patrick sorrise un po' e poi tornò all'argomento principale in modo vagamente incoerente - a testimonianza che sì, passava davvero troppo tempo con Pete.
"Ne avete parlato?"
"Più o meno. Sai, lui era in modalità ero ubriaco, era Bill, cazzo, non fare l'isterico - e non lo sto facendo, davvero, non credo che il fatto che mi dia fastidio sia una colpa, no?"
"Lo sai vero che non significava nulla, no? Cioè, Bill è..."
"Lo so!" lo interruppe nervosamente Spencer, prima di prendere un profondo respiro e passarsi brevemente le mani sulle tempie. "Immagino mi abbia dato più fastidio come si è comportato dopo."
"Quindi ora non vi parlate?", gli chiese cercando di valutare la gravità della crisi.
In quel momento Jon entrò nella stanza, fece vagare lo sguardo su tutti tranne che su di loro, e si sedette accanto a Brendon, ignorando lo sguardo furente di Spencer. La prese come una risposta.
"Mi evito tutti i 'le cose si sistemeranno', vuoi?" Sospirò, alzandosi. Spencer annuì con aria grata.
"Vieni, dai, prendiamoci qualcosa da bere."
"Tu non eri quello sano e responsabile, una volta?", scherzò Spencer mentre lo seguiva verso la cucina.
La sua risposta si perse mentre alzava gli occhi al cielo e lì, attaccato alla porta con dello scotch per metà staccato, appariva un rametto con alcune foglie verdi e bacche rosse. Indistinguibile, a furia di feste del liceo e successive feste con gente che il liceo non lo aveva mai finito davvero, mentalmente.
Avrebbe ucciso Pete, uno di questi giorni.
"Er. Non dobbiamo davvero mostrare di averlo visto, no? Possiamo...", sentì mormorare Spencer dietro di lui, nel tentativo palesemente inutile di sottrarsi a quella follia.
"Ah-ha!", si sentì la voce di un Pete molto fiero di se'. Teneva anche d'occhio la porta, il folle. L'avrebbe davvero ucciso. "Sapevo che sarebbe successo! Ora forza, e vogliamo vedere la lingua!" Patrick osò lanciargli un'occhiata mentre questi li osservava con l'aria del folle maniaco che in effetti era, mentre Spencer diventava bordeaux.
"Oooh, l'aria del natale che fa nascere l'amore sotto le frasche.", canticchiò a mezza voce Brendon, abbandonando il gioco e gattonando fino ad una migliore postazione per godersi la scena. Non si volle concentrare sulle battute degli altri dementi, anche perché Jon li fissava con espressione del tutto incolore.
Spencer alzò finalmente lo sguardo dalla moquette dal colore improbabile e si rese conto anche lui di quel dettaglio, incrociando le iridi di Jon che sembravano mandare scintille, ora, e in cui si leggeva a chiare lettere il non intendete farlo davvero.
Così si lasciò sfuggire appena un sorrisetto a tendergli le labbra, e si avvicinò a Patrick.
Si avvicinò fino ad avere più o meno il respiro sul suo volto, e senza sapere bene come approcciarsi alla cosa - dato che l'idea di baciare Patrick era qualcosa che, in effetti, non gli aveva mai nemmeno sfiorato la mente - e rimanendo più o meno immobile fino a quando Patrick stesso non alzò gli occhi al cielo prima di posargli una mano sulla nuca e unire le loro labbra.
Era una sensazione strana. Stava ancora capacitandosi dell'idea che quello fosse Patrick prima di sentire la sua leggera stretta contro il fianco, a fargli capire che, forse, doveva fare qualcosa. Posò titubante le mani sui suoi fianchi, e pensò bene di chiudere gli occhi e prestarsi alla cosa, perché infondo la vendetta adolescenziale era venuta in mente a lui, giusto? Approfondì il bacio e lasciò che fosse Patrick a condurre la cosa senza badarci più di tanto, notando con una parte della mente non del tutto razionale che, beh, non era affatto male. Non gli avrebbe chiesto di sposarlo il giorno dopo - per la sanità mentale di tutti - ma aveva un buon sapore.
Si separarono quando la risata vagamente isterica di Pete iniziò a scemare nel coro di fischi e risatine degli altri.
"Wooo-ho, quanta passione!", pronunciò fra le risate Joe accasciandosi sulle spalle di un Andy che li guardava con l'aria di uno che si era arreso alla follia generale da anni ormai.
"Ma come, non cogli la sua virtù, adesso?", chiese Brendon con aria seriamente dispiaciuta, generando un altro accesso di risa isteriche da parte di Pete ed un ghignante "Di chi dei due, scusa?" di Ryan che non era proprio la persona in diritto di parlare virtù rapite, con Pete ancora mezzo sdraiato addosso.
Lo sguardo di Spencer, su di Jon dal momento in cui lui e Patrick si erano separati, venne seguito da altri mentre si aspettavano un qualsiasi commento. Che non arrivò. Si mantenne semplicemente a fissarli con sguardo del tutto vuoto e una certa quantità d'emozioni a passargli in viso, non reagendo al lieve 'beh? torniamo alla partita?' di Brendon prima di prendere atto che la temperatura della stanza era scesa di qualche grado.
"Bene, io torno di là.", disse Spencer con un vaga smorfia infastidita, voltandosi. Passarono più o meno cinque secondi, prima che Jon si alzasse di scatto e sbottasse "Va bene! Ho capito." e prendesse Spencer per un braccio, trascinandolo nell'altra stanza. Patrick fece un mezzo sorriso, prima di andare a cancellare le foto dal cellulare di Pete.
Spencer, dal canto suo, si scrollò Jon di dosso non appena entrati nella stanza, appoggiandosi al tavolo e rimanendo a fissarlo mentre questi cercava di mettere insieme un discorso. Rendendosi conto che ci avrebbe messo fin troppo tempo, nelle condizioni attuali, improvvisò.
"Mi dispiace.", disse, avvicinandosi di un passo ma senza toccarlo. "Mi dispiace per quel che è successo e per aver detto che era una cazzata, perché lo era, ma non nel senso che non dovevi incazzarti. Ma quando ti ho detto che era una cazzata volevo dirlo in questo senso. E quindi-- sto farneticando, vero?"
"Un po'.", ridacchiò Spencer, avvicinandosi a lui abbastanza da poterlo sfiorare, con appena una mano sul suo fianco, ma che fece rilassare il respiro di Jon immediatamente.
"Ho recepito il messaggio, non farlo mai più.", mormorò Jon, posando la fronte contro la sua.
"Umh, cosa? Sai, volevo solo baciare Patrick, in realtà."
"Certo.", alzò gli occhi al cielo.
"Sul serio. L'ho sempre trovato sexy, sai."
"Mh-mh. E tu non hai idea delle cose che combinavamo in tour, con Bill.", replicò l'altro con un ghigno. Spencer sorrise soave. Si avvicinò appena alle sue labbra, lasciando che il suo respiro le accarezzasse, prima di allontanarsi.
"Immagino le ricorderai tutte, in due mesi di astinenza.", continuò a sorridere, accennando a tornare nell'altra stanza.
"Spence! Andiamo.", Jon lo tirò di nuovo a se', stringendogli le braccia intorno ai fianchi, questa volta. "Speravo di poter tentare un bacio di scuse."
"Potrebbe aiutare.", ammise Spencer, con il mezzo sorriso ancora sulle labbra mentre Jon le copriva con le proprie.
 
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Shee
view post Posted on 5/1/2010, 13:58




Aaaaaaaw *muore*
Potrei amarti tanto *_*
E' adorabilissima *_* Patrick e Spencer sono due amori o/ E Jon si meritava tutto u_ù
Anche se effettivamente sono certa che i The Academy con l'alcool siano tremendi *annuisce*
No, bella, m'è piaciuta tantissimo *-*
 
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