A Kiss On The Cheek, [C.U.M.] [Jimmy Sullivan/Ryan Ross] [One Shot; AU; Nonsense :°D]

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_sory_
view post Posted on 4/1/2010, 18:21




Titolo: A Kiss On The Cheek
Autore: Me stessa
Beta: Niuno ù.ù
Disclaimer: E' vero solo nel paese delle Meraviglie, davvero.
Raiting: Veeeerde :D
Pairing(s)/Personaggi: Jimmy "The Rev" Sullivan / Ryan Ross
Avvertimenti: One Shot, AU, Nonsense ò.ò
Sommario: - Ho dovuto chiamarti come sempre, per far sì che arrivassi, non è vero? - Esordì, quando il pannello di vetro si chiuse alle sue spalle.
Jimmy si voltò verso di lui ed alzò un sopracciglio.
- Sì, ok, mi ero dimenticato che fosse oggi. - Si giustificò, mentre cominciavano a camminare. - Ma non vedo perché debba per forza accompagnarti. -
- Mi ci vedi a portare un albero sulle spalle? -

Note: Premetto che non avevo mai scritto su Ryan, che come persona lo conosco pochissimo e sicuramente sarà poco Ryanesco XD Perdono.
Crossposted: Non ancora, ma pobabilmente su EFP :D


A Kiss On The Cheek




Fuori dalla finestra piccoli fiocchi bianchi cadevano dal cielo, plumbeo e pesante.
Ryan raggiunse il telefono in cucina, compose il numero e aspettò che dall' altra parte quello scemo rispondesse. Erano le quattro e ancora non era arrivato.
- Pronto? -
Faticò persino a sentirlo, a causa dell' insistente chiacchiericcio che sovrastava la voce. E ce ne voleva, Jimmy aveva un bel vocione potente.
- Hai visto che ore sono? - Chiese irritato.
- Ma io no. -
Ryan alzò gli occhi al cielo e sospirò pesantemente.
- Immaginavo. Beh, vedi di mollare quella birra che sicuramente starai tenendo tra le dita, saluta Brian, Johnny, Matt e Zacky e vieni immediatamente qui che è tardi! - Urlicchiò, prima di riagganciare la cornetta.
Sperava vivamente che sarebbe arrivato entro mezz' ora, quindi recuperò il cappotto dall' armadio vicino alla porta d' ingresso, se lo infilò insieme alla sciarpa, i guanti e si sistemò ben bene davanti allo specchio.
Dopo poco suonò il citofono.
Schiacciò il pulsante di apertura ed uscì di casa, dopo aver recuperato chiavi, cellulare e cose varie. Diede due giri alla porta di legno e successivamente s' incamminò per il corridoio.
Arrivò all' ascensore e vide che era occupato. Sbuffò contrariato e si girò verso le scale.
Voglia ne aveva poca, ma era già tardi e Jimmy non sarebbe rimasto giù molto a lungo prima di spazientirsi e decidere di andarsene in un posto più caldo dove vendevano anche alcool.
Di malavoglia si fece le tre rampe di scale, facendo ticchettare gli stivali sui gradini tirati a lucido e, facendo leva sul pomello alla fine del corrimano, fece una giravolta per poi uscire nell' ingresso.
Fece un saluto al portinaio, che ricambiò ed addocchiò Jimmy dietro le porte a vetro, mani in tasca e cappotto di pelle. I fiocchi di neve risaltavano sui suoi capelli scuri, prima di sciogliersi.
- Ho dovuto chiamarti come sempre, per far sì che arrivassi, non è vero? - Esordì, quando il pannello di vetro si chiuse alle sue spalle.
Jimmy si voltò verso di lui ed alzò un sopracciglio.
- Sì, ok, mi ero dimenticato che fosse oggi. - Si giustificò, mentre cominciavano a camminare. - Ma non vedo perché debba per forza accompagnarti. -
- Mi ci vedi a portare un albero sulle spalle? -




Ok, aveva accettato di accompagnarlo a comprare un albero di Natale; aveva accettato di rimanere sotto la neve mentre lo sceglieva con cura e puntigliosità; aveva accettato di sentire tutte le lamentele, ma adesso stava cominciando a spazientirsi.
Era sicuro che fosse passata almeno un' ora da quando avevano parcheggiato l' auto davanti alla serra ed erano entrati, per poi uscire nuovamente per andare verso il punto dove venivano tenuti alcuni pini, di tutte le taglie, in attesa di essere comprati.
Jimmy se ne stava in piedi, dietro ad un frenetico Ryan che ciarlava di non sapeva nemmeno cosa, riguardo ogni povero albero. In realtà aveva smesso di ascoltarlo dopo cinque minuti che l'aveva conosciuto, era una cosa normale che non sapesse cosa l' altro stesse dicendo.
- Ryan... - Tentò, mentre il più basso si sporgeva in avanti per controllare i rami.
- Aspetta, Jimmy. Questo mi sembra che possa andare, solo che... No, non mi piace è troppo piccolo. -
Jimmy guardò l' albero.
- Ryan, se quello è troppo piccolo... Cosa vuoi, un pino grosso come un palazzo? -
- Non essere idiota. - Rispose senza nemmeno voltarsi, scuotendo solo una mano. - Però non voglio questo... Voglio quello! - Urlò, indicandone uno poggiato alla staccionata in fondo al corridoio verde fatto di rami pungenti.
Il moro seguì il dito con lo sguardo e vide un immenso, gigantesco albero.
- Non entrerà nemmeno per la porta, e poi come lo portiamo fino al terzo piano? - Chiese, come se fosse ovvio.
Per qualche secondo Ryan non disse niente, a Jimmy sembrò che non respirasse nemmeno, poi sbuffò.
- Cheppalle, hai ragione... - Mormorò incrociando le braccia al petto e girandosi verso il più alto, per poi guardarsi di nuovo in giro.
Jimmy lo guardò in attesa della tanto agognata scelta, poi sospirò infilando le mani in tasca.
- Senti decido io quale prendere, così ce ne andiamo. -
Ryan lo guardò male per un secondo poi si avvicinò a quello che stava ispezionando prima.
- Ok, prendiamo questo. - Disse. - Portiamolo dentro. -
Ovviamente con "portiamolo dentro" Ryan intendeva: "portalo TU dentro", lo sapeva. Con non poca fatica riuscì a metterlo sul carrello, facendo cadere un sacco di aghi e pungendosi le mani, mentre Ryan continuava ripetere: "Attento che così lo rovini!"; "Un pò più delicato!" e cose del genere.
Una volta che fu riuscito ad adagiare l' albero sul ripiano in basso, attentamente iniziò a spingere il carrello verso l' interno. Le porte scorrevoli si aprirono ed entrarono, Ryan si diresse verso la cassa, dove c' era anche la fila.
Si misero da bravi dietro alla signora col cestino pieno di vasi di fiori colorati, sbirciando di tanto in tanto la proprietaria al bancone per vedere quanto mancava ancora al loro turno.
Jimmy notò che Ryan cominciava a diventare irrequieto, guardava in giro, faceva ticchettare il piede, sbuffava ed aveva incrociato le braccia al petto.
Finalmente, dopo un tempo che a loro parve interminabile, finalmente raggiunsero il banco. La donna, armata di sorriso a trentanove denti, si sporse per vedere cosa avevano preso e segnò sul registratore di cassa.
Jimmy non sentì il prezzo, era occupato a guardare un bambino che, proprio dietro di lui, aveva cominciato a dimenarsi. Si era girato un momento, giusto il tempo di guardare male lui e i genitori perchè, con la spada di plastica, gli aveva quasi trapassato il polpaccio, quando Ryan gli diede un colpo sul braccio, per richiamare la sua attenzione.
Salutarono la donna, che ricambiò con auguri di buon Natale vari e loro si avviarono verso l' uscita ed il parcheggio.
Stavano per andarsene quando una ragazza vestita da Elfo di Babbo Natale o qualcosa del genere, con perfino le orecchie a punta che facevano capolino dai capelli biondi, li frenò.
- Aspettate, aspettate! - Disse, allegra.
Entrambi si bloccarono e si voltarono verso di lei, sorpresi.
- Sì? - Domandò Ryan, che era il più vicino dei due. La ragazza sorrise.
- Siete sotto al vischio, dovreste darvi un bacio per onorare la tradizione! - Esclamò indicando in alto con un dito, mentre i due alzavano lo sguardo spaventati.
Il primo a parlare fu Jimmy.
- Io non bacio il mio amico! -
- Ma nemmeno io, se è per quello. - Fece eco Ryan.
La ragazza sembrava abituata a scene del genere.
- Ma cosa volete che sia un bacino, porta male andarsene senza aver... -
Jimmy stava per riprendere a camminare, irritato, quando sentì Ryan mugugnare infastidito, prenderlo per il braccio e appiccicargli le labbra sulla bocca.
Rimasero attaccati per meno di mezzo secondo, fu solo un tocco (nemmeno troppo garbato a dirla tutta) ma bastò a far sì che la ragazza smettesse di parlare.
- Bene, adesso che abbiamo scampato il pericolo della sfiga, possiamo andare. - Proferì Ryan, chiudendosi il bavero del cappotto e riprendendo a marciare verso l' auto.
Jimmy lo guardò mezzo basito, poi sbirciò la ragazza, alla fine seguì l' amico.
Riuscì a sentire, prima che le porte si richiudessero dietro di loro.
- Sarebbe bastato un bacio sulla guancia... -

 
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Lilla Wright
view post Posted on 4/1/2010, 18:30




ahahahahahahahahahahahahahaha xD
e te pareva che bastava un bacio sulla guancia.. sti cazzi! le tradizioni si rispettano bene U_U
c'est tres jolie, mon amour *.*
E così carina xD davvero non so dove l'hai tirata fuori ma è fortissima!!
Complimentz!!! u.u
 
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1 replies since 4/1/2010, 18:21   110 views
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